sabato 16 aprile 2011

*La Colomba senza burro* dei buoni propositi



Fin dalla prima infanzia, ad ogni inverno, i pargoletti di tutto il mondo odono questo ritornello-ammonimento: "Fai il bravo (fai la brava) o  Babbo Natale/la Befana/Gesù Bambino non ti porterà alcun dono!". Non importa a quale generazione apparteniamo - per mia madre i doni li portava Gesù Bambino, per me la Befana - il ritornello è sempre lo stesso e il messaggio è identico: "A Natale dobbiamo essere tutti più buoni". Passano i giorni, gli alberi si rivestono di fiori e foglie scrollandosi di dosso il torpore invernale ed arriva la primavera con il giorno di Pasqua. E a Pasqua? Perché nessuno dice che anche a Pasqua dobbiamo essere più buoni? Dopotutto è la festa della Resurrezione (per i credenti) e della Rinascita della vita con la primavera (un po' per tutti). Perché nessuno insinua che il nostro comportamento disdicevole possa dare fastidio al Coniglietto Pasquale? "Fai il bravo (fai la brava) o il Coniglietto Pasquale non ti porterà nemmeno un cioccolatino!". Per me sarebbe una minaccia temibile tanto quanto quella sulla sparizione dei balocchi.
Che sia un periodo di buoni propositi quindi! Di qualunque tipo purchè si mettano in atto. 
Nella mia cucina i buoni propositi, come ho già detto, si trasformano in ricette più sane o meno caloriche o senza alcuni tipi di allergeni (in particolare senza lattosio quando cucino per chi è intollerante). Dopo le vacanze Pasquali il mio buon proposito da mettere in atto è quello di tenere una rubrica (la mia prima rubrica) settimanale (più o meno) con queste ricette particolari. La prima ricetta è una rivisitazione senza burro della Colomba pasquale del libro Mille Ricette. In questa versione ho usato il dolcificante di origine naturale Essenza di Natura al posto dello zucchero ;)

venerdì 15 aprile 2011

*Biscotti al burro di arachidi e gocce di cioccolato*



Dicono che Elvis adorasse il burro d'arachidi, così tanto da spalmarlo in un sandwich con bacon e banana. Lasciatemelo dire, un'americanata. Strani abbinamenti a parte, il burro d'arachidi è uno di quelli alimenti totalmente radicati nella cultura gastronomica americana. Non c'è film, telefilm o fumetto made in USA in cui non compaia come guest star in un cestino da merenda, accompagnato alla marmellata in un panino o in uno dei barattoloni presenti in dispensa. 
Se penso all'abbinamento burro d'arachidi e cioccolato mi viene in mente una puntata del cartoon I Griffin* dove un polizziotto scopre, per caso, quanto pericolosamente buona sia l'unione tra burro d'arachidi e cioccolato, così tanto che... fa sparire tutti i testimoni.
A proposito di sparizioni misteriose ogni volta che apro lo sportello del frigo noto che il livello del burro d'arachidi nel suo barattolino diminuisce in maniera quasi impercettibile ma costante. In questa casa devono esserci dei predoni invisibili, dei razziatori di noccioline. Anche se, ripensandoci, l'abbassamento del livello del burro d'arachidi può dipendere dal fatto che, per amore della scienza e della sperimentazione culinaria, sto provando ad usarlo dovunque e, a quanto pare, non sono l'unica in casa. Il frutto del mio primo esperimento sono questi biscotti con gocce di cioccolato. Anche loro spariscono in fretta.

mercoledì 13 aprile 2011

L'angolo del fai da te *Burro d'arachidi*



A volte, anche nella fornitissima Capitale, capita di non riuscire a trovare l'INGREDIENTE necessario, quello essenziale per la ricetta che devo assolutamente provare. Poco importa se sono le 19:30 di sera, se ho girato tutti i supermercati della zona, i negozi specializzati (n.d.a. per chi è di Roma leggi Castroni), i negozi bio, gli ortofrutta, i rigattieri e le bancarelle ambulanti (questi ultimi non hanno a che fare con il cibo ma già che c'ero...): quell'ingrediente proprio non c'è. Sparito nel nulla. Puff. Potrebbe essere la nuova legge di Murphy per le ricette. L' ingrediente essenziale per la tua ricetta sarà terminato in tutti i negozi in cui lo cercherai. 
In questi casi le alternative sono due:
a) cambiare ricetta, accantonare quella su cui sto fantasticando da ore, già assaporando il magnifico dolce/secondo/primo/quello-che-è nella mia mente
b) rimboccarsi le maniche e riprodurlo in cucina.
Quando è possibile scelgo la seconda opzione, ne avevo già parlato qui.
Ricetta super veloce da emergenza quindi. Per i possibili utilizzi, a parte mangiare tutto il barattolino a cucchiaite, rimando  ai prossimi post.

lunedì 11 aprile 2011

Istantanea di un dolce e dolce istantaneo *Torta al cacao al microonde*



Ieri sera a cena per una volta tutto era pronto per l'orario stabilito e mi sono sentita, con un certo orgoglio, come la dea Kali. Con una mano spennellavo la carne, con una mano mescolavo le verdure, con una mano tagliavo il pane e con una mano cacciavo via dalla cucina il fidanzato o il fratellone che chiedevano se mi servisse aiuto (conoscendomi bene).  

- Circolare, non c'è niente da vedere qui, tutto sotto controllo.
- Hai fatto anche un dolcetto?

Momento di panico mentre gli occhi saettavano da una parte all'altra con nonchalance.


- Certo...  E' quasi pronto...

Il dolce. Ecco cosa avevo dimenticato! Per fortuna che avevo appuntato una ricetta ultra rapida dal sito della BBC Food (che vi consiglio di visitare se masticate bene l'inglese).
Il tempo di un'istantanea ed era pronto.

Tutto sotto controllo.

giovedì 7 aprile 2011

L'arte dell'inganno *Torta salata di uova alla fiorentina con pasta brisée leggera*




La scena della pubblicità è questa: un intrepido giovane, alquanto belloccio, è riuscito a conquistare il cuore (e l'accesso all'appartamento) dell'affascinante pulzella ma, ahinoi, il genitore della fanciulla bussa alla porta e sarebbe alquanto adirato nello scoprire che le virtù della figliola sono state violate. L'eroe beve un sorso della Cola magica con Zero calorie e, invece della fata madrina delle favole, arriva in suo soccorso una squadra militare di pronto intervento che salva l'eroe e sistema l'appartamento mandando in frantumi la finestra del nido d'amore. Il messaggio è chiaro: la cola Zero è robbba da uomini, amico, non è quella brodaglia Light che bevono le femminucce a dieta. Questione di marketing.
Nei momenti in cui nella mia cucina prevalgono le "ricette dei buoni propositi" (non chiamiamole light, shhh!) i maschietti di casa mi guardano con sospetto, prevenuti dall'idea che il piatto avrà poco sapore o peggio. In quei momenti io uso le mie personali strategie di marketing, come ad esempio questa torta salata con brisée leggera. C'è pochissimo burro, ma non ditelo troppo in giro (almeno ai maschietti).