mercoledì 30 gennaio 2013

{Castagnole al forno con gocce di cioccolato}


Ciao, mi chiamo Annamaria e non friggo dolci da Natale.
Sono consapevole del fatto che potrei cedere da un momento all'altro istigata dal profumo di chiacchiere e bomboloni che proviene dall'appartamento dei vicini quindi ho deciso di passare al contrattacco.
Dopo i krapfen ho provato a fare al forno anche le castagnole.

Nel convertire una ricetta di fritto in una per la cottura in forno spesso si rischia di perdere la caratteristica morbidezza del dolce. Queste castagnole, invece, restano morbide per diversi giorni se conservate in un contenitore a chiusura ermetica. La loro consistenza è un incrocio tra una brioche e un bignè, sicuramente un'idea particolare per un Carnevale alternativo. Unica accortezza: preparatene tante perché una tira l'altra :)

lunedì 28 gennaio 2013

{Red (o quasi) velvet whoopie pie}



Questo dolce è frutto dell'unione tra due deliziosi dessert americani: la whoopie pie e la red velvet. E' composto da due soffici dischetti di cacao farciti di crema al Philadelphia.
L'idea di mescolare due ricette così particolari è recente ed è un modo per dare un aspetto più festivo alla umile whoopie pie nata nelle cucine degli Amish.
Oggi non c'è bakery che non ne proponga una sua versione nel periodo di Natale, magari ripiena di crema alla menta piperita, o di San Valentino magari a forma di cuore.

giovedì 24 gennaio 2013

{Biscotti al cioccolato bianco e cardamomo}


Sottotitolo del post: la scoperta dell'acqua calda.
Che il cioccolato bianco si potesse colorare bhe, diciamo che l'avevo intuito dalle miriadi di cake pops multicolori visti in rete. Che con il cioccolato si potesse giocare per creare delle romantiche decorazioni bhe, l'avevo sempre sospettato. Che potessi unire queste due cose, però, a me non era mai venuto in mente.

martedì 15 gennaio 2013

Dalla cup alla bilancia, conversioni di pesi e misure - Piccolo dizionario di cucina

{ Credit foto }

In cucina ho bisogno delle mie certezze e di sapere che 100g di farina equivalgono a 100g di farina e non "circa a una manciata o giù di lì" perché, sopratutto in pasticceria, pochi grammi possono fare la differenza. Prendete ad esempio una meringa: pochi grammi in più di albume rispetto alla ricetta di riferimento e il risultato può essere deludente. Se dipendesse da me abolirei persino il "q.b.", il "quanto basta", dalle ricette dolci o salate :)

E' per questo che imbattersi in una ricetta che utilizza cup, tbsp o oz può disorientare chi non ha molta familiarità con questi termini.
Sono unità di misura di cucina tipiche della cultura anglosassone e d'oltralpe, il problema è che non tutte le tazze italiane corrispondono alla grandezza standard di quelle da misurazione perchè in realtà non lo sono. 1 cup corrisponde ad una quantità precisa di un certo solido o liquido. Sì, in effetti esiste anche l'altro piccolo problema di questa non corrispondenza tra solido/liquido che, vista con gli occhi di un matematico è naturale ed evidente (100g di farina possono occupare più volume di 100g di acqua ma il peso è identico) ma vista con gli occhi di chi cerca di cucinare una semplice Victoria Sponge è una fonte continua di confusione.
A volte mi sembra di essere tornata ai tempi del liceo quando cerco di tradurre una ricetta e mi trovo con un foglietto pieno di moltiplicazioni, addizioni e scarabocchi.
Prima di mettere le mani nei capelli e sporcarli di farina prendete in considerazione la possibilità di acquistare un set di misurini che potrete trovare nei negozi di casalinghi e persino all'Ikea o, in alternativa, date un'occhiata alla lista qui sotto ;)