mercoledì 22 giugno 2011

*Biscuits a la Cuiller alias Savoiardi o Ladyfingers*




La sac a poche rientra(va) tra le mie poche idiosincrasie culinarie.  
"No, la sac a poche non voglio usarla. Non sono capace e non mi va."
Al solo accenno di quelle spaventose lettere incrociavo le braccia in segno di chiusura scuotendo i riccioli da una parte all'altra. Mancava poco che sbattessi i piedi per terra come i bambini che fanno i capricci.
E' che mi ha sempre intimorita. Non so, l'ho sempre considerata come un aggeggio per professionisti lontana dalla mia manualità e così quando tra le varie ricette di biscotti francesi mi sono imbattuta in questi ho riflettuto a lungo se buttarmi o no nell'impresa. I biscuits à la cuiller sono biscotti spugnosi, friabili e leggerissimi che devono la loro forma allungata proprio alla sac a poche.
Ho soppesato i pro (buoni biscotti anche se non perfetti nella forma) e i contro (schizzi di impasto in tutta la cucina) e mi sono fatta coraggio.
Fischiettando Edith Piaf - parte necessaria per creare l'atmosfera ma non essenziale per la riuscita dei biscotti - mi sono arrotolata le maniche e ho preso tra le mani la sac a poche.
Il primo biscotto si è formato come per magia. Bello dritto, bello in forma, aveva un aspetto che mi rendeva orgogliosa. Facile no? Il secondo e terzo biscotto, bhe, non erano perfetti come il primo ma sembravano biscotti e così il terzo, il quarto ecc..
Dopo essermi illusa di poter maneggiare l'arte della sac a poche arriva il disastro. L'infido attrezzo si scuce su un lato e riversa fiumi di impasto da tutte le parti! ò_ò
Correndo subito ai ripari e utilizzando una sac a poche di riserva sono riuscita a salvare la prima teglia. Che sudata. Non sono ancora riuscita a dominare l'aggeggio infernale ma ho giurato a me stessa di esercitarmi di più. Pazienza se dovrò mangiare tonnellate di biscotti, per l'arte culinaria questo e altro ;)



Mentre la prima teglia era in forno ho avuto la malaugurata idea di portarmi avanti con il lavoro e ho riempito un'altra teglia. Riempito nel vero senso della parola perché i biscotti, anche senza lievito, crescono tantissimo e alla fine mi sono ritrovata con un unico biscottone rettangolare. Non fate il mio stesso errore e aspettate di avere la teglia libera prima di formare i biscotti e poi infornate immediatamente.
Assaggiateli e ditemi cosa vi ricordano. Esatto, sono i savoiardi! :D

*** 

{Biscuits à la cuiller} (primo tentativo ò_ò - Ricetta adattata da Professional Baking)

7 uova medie
210g zucchero semolato
1 cucchiaino succo di limone
300g farina 00
zucchero a velo per la finitura

Separate i tuorli dagli albumi. 
Setacciate la farina e mettete da parte. 
Riscaldate il forno a 190°C.
Posizionate della carta da forno su una teglia. 
In una ciotola molto capiente montate gli albumi a neve ben ferma.
In un'altra ciotola montate i tuorli con 80g di zucchero fino ad ottenere una crema molto solida. Occorrono circa 10 minuti con le fruste elettriche.
Con l'aiuto di una spatola aggiungete i tuorli agli albumi e mescolate delicatamente dal basso verso l'alto per non far smontare il composto, nello stesso modo aggiungete la farina, lo zucchero restante e il succo di limone.
Riempite la sac a poche con un poco di composto, utilizzando un beccuccio liscio di circa 12-13 mm (io ho utilizzato il #1A della Wilton) create dei biscotti lunghi 9 cm circa. 
Cospargete di zucchero a velo per tutta la lunghezza del biscotto.
Infornate per 10 min a 190°C. I biscotti sono pronti quando iniziano ad avere un colore dorato.
Come per il Pan di Spagna questi biscotti, per preparazioni come tiramisù o charlotte, rendono meglio se sono vecchi di un giorno o due.
 Dose per circa 80 biscotti. Si conservano in una scatola a chiusura ermetica. 

Altre ricette francesi su BperBiscotto 
  

15 commenti :

  1. complimenti per la tua splendida ricetta! un bacione :)
    ps: aggiungo il tuo blog nella lista visibile dei preferiti del mio blog :)

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  2. gli esperimenti fanno parte del nostro crescere e perfezionarci, cosa vuoi che sia mai un savoiardone gigante? lo tagli e ridiventa un savoiardo e poi basta il sapore :-)))))) baci

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  3. Complimenti per il tuo blog!! Ti leggo da poco, ma le tue ricette sono accattivanti!
    La tua disavventura con la tasca da pasticciere mi ha fatto sorridere...anche a me quell'aggeggio non sta troppo simpatico, non so metterci bene l'impasto e poi la strizzo male e il composto tende a venir fuori da sopra... ;)
    Ma da quando mi si è rotto il siringone, devo usar quella!!! :D
    ...Continuo a seguirti!!!

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  4. Il savoiardone gigante, come lo ha chiamato Ely, non è una brutta idea, magari per un tiramisù monoblocco... ;-)) Brava, niente male questo esperimento!!!

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  5. ma su dai, in fondo non è colpa tua se si è scucita!
    Per il biscottone quotiamo l'idea di Francesca, una bella torta tiramisu!

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  6. Avrei potuto scriverlo io questo post! La stessissima avversione per quell'aggeggio infrenale che è la sac à poche! L'ultima volta che l'ho usata mi ha pure risucchiato dentro la bocchetta!!! Il savoiardone gigante sai che potrebbe essere invece una bella idea? Potresti brevettarla :)) A parte lo scherzo, l'impasto è simile a quello del rotolo farcito, dovesse capitare si può sempre arrotolare :D! Un bacione

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  7. ..l'ultima torta di compleanno che ho decorato con la sac à poche, non ti dico!!!
    Mi si è aperta a lato, come la tua, ho duvuto spalmare la panna e inventarmi un'altra decorazione!!! Disastrooooo!!!
    Buonissimi i tuoi biscotti!!!
    Un bacione!!!!!

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  8. ottima ricetta è proprio da ricopiare complimenti

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  9. Tesoro la sperimentazione è alla base di un'amante della cucina e direi che è nelle tue corde! Proverò questi savoiardi... un bacio

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  10. Anche io ho uno strano rapporto con le sac a poche che mi porta ad usarla pochissimo. Grazie al tuo post spero ti trovare il coraggio e iniziare ad usare questo utensile che è sicuramente utilissimo.

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  11. Ahahah :D Sì, avete ragione, la prossima volta userò il mega biscottone per la base del tiramisù. Corro a brevettare l'idea :D

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  12. Me ha parecido una receta estupenda, tanto que me voy a animar a hacerla,aunque no sea una repostera maravillosa como usted.
    Un beso

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  13. Come fai a sapere che stai cuocendo a 190ºC?
    Nessun forno casalingo permette di avere la temperatura impostata sulla relativa manopola.
    Io so che a 190º si brucia tutto ammesso che tu riesca a sapere la temperatura reale!

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    1. Conoscere la temperatura del proprio forno non è impossibile: basta avere un termometro da forno. E' uno strumento utilissimo che si appende alla griglia del forno e ti indica la temperatura interna. Costa meno di 30€. Se poi si ha un forno elettrico più moderno basta impostare la temperatura sulla manopola, non occorre fare magie :) Si può scegliere ad es. 180• come 190• oppure 200• o 210• semplicemente impostandola sul termostato. Riguardo alla temperatura consigliata in questa ricetta ho controllato il libro da cui è tratta

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    2. e confermo i 190•. Se vuoi un ulteriore conferma e ti fidi del pasticcere Montersino ad es. basta cercare su Google "savoiardi di Montersino" e vedrai che anche la sua ricetta - benché diversa da questa - riporta 190• come temperatura di cottura.

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