Per un turista perdere la strada a Parigi è impossibile. Le
linee della metropolitana collegano tutta la città, ci sono fermate ben
localizzate e vicinissime tra loro e chiare indicazioni per i pedoni. Eppure mi
sono persa. Questa volta non è dipeso
dal mio scarso senso dell'orientamento, combattuto a suon di cartine stradali digitali e
analogiche, né dal fatto che mi fermavo
a fotografare qualcosa ogni 5 passi. E' stata una scelta volontaria.
Volevo vedere Parigi, quella vera, quella dei miei sogni e
quella immaginata grazie alle parole di Proust, di Baudelaire, di Hemingway. Volevo
assaporare Parigi. In tutti i sensi.