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lunedì 10 ottobre 2011

*Curry leggero d'autunno* su G&T

 

Fare la spesa di ritorno dalla palestra non è mai una buona idea. Mi trascino muovendo le gambe per forza di inerzia, fisso gli scaffali con lo sguardo affamato e assente di uno zombie e mi dirigo, come guidata da un radar interiore, verso il riparto dolci & affini. Nel momento in cui artiglio una confezione di cioccolato bianco al riso soffiato la sento: la voce della coscienza. Mi urla "Fermati, scriteriata! Puoi mangiare di meglio e in maniera più sana!". Immobile con la barretta ancora tra le mani cerco di ribattere che non può essere così deleteria per la linea se ha dentro i cereali... ma la ragione ha la meglio, lascio a malincuore la barretta del peccato (mancato) e mi dirigo verso il reparto frutta & verdura.

venerdì 10 giugno 2011

*Caviar d'aubergine* l'insalata di melanzane arrosto secondo Alain Ducasse




  Al secondo piano della Tour Eiffel, lassù nel cielo di Parigi, c'è un ristorante intitolato a Jules Verne. In un posto del genere, dedicato ad un genio visionario della letteratura di fantascienza, ti aspetteresti di vedere una cucina avveniristica o qualcosa di simile alla cucina molecolare, dei piatti ultra moderni in poche parole. Se avrete la fortuna di pranzare in questo ristorante quello che vi vedrete invece servire è la semplice, pura, meravigliosa cucina mediterranea. Lo chef del Jules Verne è Alain Ducasse.

mercoledì 4 maggio 2011

R.d.B.P. *Semolino con verdure alle erbe aromatiche*



Mi fa sorridere la pubblicità del dado in cui la bambina con un faccino schifato protesta con la madre perché le verdure bollite sanno di...bhe, verdure (!) per poi gioire all'annuncio che le verdure saranno bollite con il dado (!!). Dubito che una bambina apprezzi così tanto quel "sano" sapore di glutammato e aromi vari. Le verdure, piccola cara, sanno di verdure. C'è poco da fare. A meno che... non vengano cucinate con quell'ingrediente segreto che aggiunge loro quel tocco in più. In questa prima ricetta della rubrica sulle Ricette dei Buoni Propositi (= R.d.B.P.) sono le erbe aromatiche a rendere speciali le solite verdure. E le verdure sanno di...buono.




lunedì 28 febbraio 2011

Sformatini leggeri di piselli



Mi manca il profumo del baccello dei piselli. Sgranare queste pepite verdi dai loro bacelli è un'operazione che non mi pesa affatto. Affondare il dito nel baccello, lasciarli cadere nella ciotola e assaggiarli ancora crudi è un piacere che mi concendo ogni primavera. Qualche stagione fa ho iniziato a questo rito anche il mio ragazzo. Per cucinare il "solito" spezzatino portai a casa sua una bustina di piselli freschissimi, sgranati nel pomeriggio, sodi e morbidi e di un verde brillante. Mentre li adagiavo nella pentola ne presi un paio e li portai alla bocca. Lui non si sorprese - a suo dire mangio più verdura cruda io di una capretta - ma li provò incuriosito e li apprezzò molto. Da allora i primi pisellini di primavera meritano una cenetta a due.  In attesa che quegli odori e quelle sensazioni ritornino ecco una ricetta leggera leggera. Con i piselli freschi avrà tutto un altro sapore, lo so.



{Sformatini leggeri di piselli} Dose per 4

500gr piselli
1 tuorlo e 2 albumi
50gr grana padano grattugiato
40gr pane grattugiato + altro p.g. per gli stampini
200gr formaggio cremoso leggero (tipo Philadelphia Light o simile)
erba cipollina q.b.
sale e pepe
una noce di burro per ungere gli stampini
una piccola cipolla bianca
un bicchiere di brodo vegetale a basso contenuto di sodio
stampini di ceramica (tipo quelli da soufflè)


Tritare la cipolla. In una padella anti aderente far "soffriggere" la cipolla con poca acqua. Aggiungere i piselli, coprire con il brodo iposodico e cuocere per 10 minuti circa. Se necessario aggiungere altro brodo per non farli asciugare troppo. Scolare i piselli, conservare il brodo restante e farli raffreddare.
Amalgamare in una ciotola il formaggio cremoso, quello grattugiato, il pane grattugiato e l'erba cipollina e le uova. Aggiungere i piselli e regolare di sale e pepe. Se il composto è troppo denso diluire con un cucchiaino o due di brodo.
Imburrare gli stampini e ricoprire con il pangrattato.
Distribuire il composto negli stampini e cuocere, in forno già caldo, per 30 minuti a 180°.